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REMTECH 2023
Eventi

REMTECH 2023

13 Dicembre 2023
Il 22 settembre MAIRE ha partecipato agli "Stati generali delle discariche, dalla gestione di una criticità alla possibilità di una cultura circolare e di tutela dei territor", a REMTECH 2023.
2nd International Conference on Energy, Environment & Digital Transition
Eventi

2nd International Conference on Energy, Environment & Digital Transition

24 Ottobre 2023
Il 23 ottobre MAIRE ha partecipato al“2nd International Conference on Energy, Environment & Digital Transition” (E2DT), l'evento organizzato dall'AIDIC.
Re-Think Circular Economy Forum 2023
Eventi

Re-Think Circular Economy Forum 2023

19 Ottobre 2023
Il 18 ottobre MAIRE ha partecipato al“Re-Think Circular Economy Forum 2023”.
Taranto Eco Forum 2023
Eventi

Taranto Eco Forum 2023

30 Maggio 2023
Il 26 maggio 2023 Maire ha partecipato al Taranto Eco Forum, un'importante occasione per riflettere e costruire progetti per la riuscita della transizione energetica, ecologica e digitale.
Forum dell’Energia del Lazio
Eventi

Forum dell’Energia del Lazio

21 Aprile 2023
Il 29 marzo 2023 Maire ha partecipato al Forum dell’Energia del Lazio organizzato dalla Legambiente, presso la Casa dei Cavalieri di Rodi (Roma).
Possono, i rifiuti, cambiare in meglio il domani di tutti?

Possono, i rifiuti, cambiare in meglio il domani di tutti?

Sì, grazie a una tecnologia che permette di utilizzare quelli che non sono riciclabili meccanicamente, invece di bruciarli o inviarli in discarica, trasformandoli in un’importante materia prima per creare nuovi prodotti e carburanti alternativi, a bassa impronta carbonica, come il metanolo, l'etanolo e l'idrogeno, senza uso di nuove risorse fossili.

La tecnologia innovativa Waste to Chemicals, inserita nei Distretti Circolari Verdi di NextChem e sviluppata dalla sua società MyRechemical, non ha emissioni nocive e può ridurre fino al 90% quelle di CO2. Inoltre, permette di sfruttare al meglio le risorse minimizzando gli scarti e di valorizzare il capitale umano presente sul territorio, creando benefici per l’ambiente, per l’economia e per le persone.

Waste to chemicals:
Un'opportunità per l’ambiente, il lavoro e per il nostro domani.

Il modello NextChem di Distretto Circolare Verde

Decarbonizzare riciclando: oggi è possibile grazie al Distretto Circolare Verde, cuore della transizione energetica

Il nostro Modello di Distretto Circolare Verde consente di produrre polimeri riciclati, prodotti chimici, idrogeno e carburanti a basso contenuto carbonico, riciclando la plastica e recuperando rifiuti non riciclabili.

Il modello è stato sviluppato da NextChem, società del Gruppo Maire Tecnimont, che opera nel campo della chimica verde e delle tecnologie a supporto della transizione energetica.

La roadmap di NextChem si divide in tre aree di attività: Greening the Brown – tecnologie per la riduzione delle emissioni di impianti tradizionali esistenti; Circular Economy – tecnologie per il riciclo dei rifiuti plastici e di altri materiali di scarto; Green-Green – tecnologie per la produzione di intermedi, bio-carburanti e bio-plastiche.

NextChem ha un portafoglio che include tecnologie proprietarie, tecnologie licenziate in esclusiva, piattaforme di integrazione tecnologica, servizi di EPC.

L’albero: macchina naturale perfetta, la migliore tecnologia esistente sul pianeta per il recupero dell’anidride carbonica.
L’albero: macchina naturale perfetta, la migliore tecnologia esistente sul pianeta per il recupero dell’anidride carbonica.
Oggi il mondo si sta interrogando su come integrare con soluzioni tecnologiche quella che è la funzione naturale degli alberi nel mantenimento dell’equilibrio carbonico funzionale alla stabilità climatica. Il percorso è ormai definito e si chiama “transizione energetica”: ma che cosa è esattamente la transizione energetica?
Un modello di futuro sostenibile realizzabile già oggi

Un modello di futuro sostenibile realizzabile già oggi

Una soluzione per la transizione energetica innovativa e sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, di cui l’Italia può diventare leader in Europa e nel mondo.

Riconvertire vecchi impianti in chiave
green

Creare occupazione e nuove imprese

Il Distretto Circolare Verde porta benefici all’ambiente, all’economia e alla società

#1DecarbonizzazionePermette di produrre prodotti chimici e carburanti low carbon che consentono una riduzione delle emissioni di CO2.
#2RicicloConsente di incrementare il tasso di riciclo, riducendo l’incenerimento e lo smaltimento in discarica.
#3OccupazionePermette di riconvertire con la chimica verde siti industriali tradizionali e creare nuova occupazione.
#4Economie localiPermette di ridurre le importazioni e la dipendenza dall’estero per chemicals strategici per l’economia e promuovere indotto e nuove filiere.

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Leggi le domande più frequenti e le relative risposte

Tra i prodotti della conversione chimica dei rifiuti c’è anche la CO2?

Sì, c’è anche una piccola quantità, intorno al 5-6%, di CO2 in uscita dal Distretto Circolare Verde, ma noi puntiamo alla neutralità carbonica del processo e dunque, sia mediante il monitoraggio dei parametri, che mediante l’integrazione del processo con idrogeno verde, stiamo progettando il completo abbattimento dell’impatto carbonico.

Quanti posti di lavoro potrebbero essere creati da ciascun Distretto Circolare Verde?

La realizzazione di un Distretto Circolare Verde consentirà la creazione di numerosi posti di lavoro tra diretti e indiretti, dedicati alla costruzione dell’impianto, durante il periodo di realizzazione.

Che tipologie di rifiuti possono essere trattate nel Distretto Circolare Verde?

Prevalentemente rifiuti plastici, CSS ma con la nostra tecnologia possiamo trattare ogni tipo di rifiuto secco, tranne ovviamente i pericolosi e gli ospedalieri. Questa tecnologia ha una grande flessibilità e permette di trattare anche rifiuti proveniente da discarica.

Il feedstock utilizzato è composto normalmente per una percentuale dal 30% al 40% da rifiuti di origine non sintetica, come il legno, gli scarti dell’industria della carta e del tessile, materiale che non può essere riciclato meccanicamente perché sporco o deteriorato e che normalmente finirebbe in discarica, ma che recuperato con questa tecnologia contribuisce a ridurre l’impronta carbonica del prodotto finale, in quanto privo di idrocarburi.

Qual è l’investimento complessivo per realizzare un Distretto Circolare Verde?

Il valore di investimento può essere stimato in 3-400 milioni di euro.

Rimani aggiornato sulle novità relative al Distretto Circolare Verde

materiali

Leaflet Distretto Circolare Verde

26 Luglio 2022
Idrogeno a basse emissioni
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Idrogeno a basse emissioni

24 Marzo 2022
L’idrogeno si sta affermando come elemento chiave per la transizione energetica. L’idrogeno, infatti, si posiziona al centro delle sfide legate al riscaldamento globale e le sue caratteristiche lo rendono un vettore energetico fondamentale, in quanto è utilizzabile come combustibile e come feedstock in molti processi industriali, è immagazzinabile e trasportabile per lunghe distanze.
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II Workshop AIDIC su “Metanolo come vettore energetico” presso la Scuola Politecnica dell’Università di Genova

08 Marzo 2023
L’Ing. Giacomo Rispoli, CEO di MyRechemical, la società dedicata allo sviluppo di progetti nel campo dell’economia circolare del Gruppo Maire Tecnimont, ha affrontato il tema della produzione di metanolo da rifiuti urbani al convegno AIDIC presso la Scuola Politecnica dell'Universita' di Genova
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«La nuova Maire Tecnimont? Spinta su idrogeno e biogas»

08 Marzo 2023
Il Presidente di Maire Tecnimont, Fabrizio Di Amato, spiega il ruolo del Gruppo nel futuro dell'industria energetica italiana.
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Cosa sono i Distretti circolari verdi

25 Gennaio 2023
Il concetto di Distretti circolari verdi va di pari passo con quello di economia circolare: per raggiungere gli obiettivi climatici prefissati è indispensabile preservare le risorse del pianeta ed evitare di generare rifiuti difficili da smaltire.
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Distretto circolare sì, no, forse: chi decide sulla gestione rifiuti in Toscana?

13 Dicembre 2022
Sul caso di Empoli si rimpallano Comune e Regione, mentre i comitati si dicono disponibili a “discutere di alternative”. Ma le uniche possibili sono termovalorizzatori, discariche o export
News

NEXTCHEM E SUEZ FIRMANO UN ACCORDO PER SVILUPPARE LA COLLABORAZIONE NELL’AMBITO DELLA TECNOLOGIA E DEI PROGETTI WASTE-TO-CHEMICALS IN ITALIA

10 Novembre 2022
Milano, 9 novembre 2022 – Maire Tecnimont S.p.A. annuncia che la sua controllata NextChem, attraverso la sua società MyRechemical, ha firmato un Protocollo d’Intesa con la filiale italiana di SUEZ International volto a sviluppare la collaborazione esistente nell’ambito dei progetti Waste-to-Chemicals in italia. L’accordo è stato firmato durante Ecomondo, uno deglieventi più importanti in Europa