NextChem, società del Gruppo Maire che opera nel cluster Sustainable Technology Solutions, soluzioni tecnologiche per la transizione energetica, ha presentato alla Regione Lombardia e alle istituzioni del territorio – nell’ambito della Conferenza Preliminare dei Servizi – una proposta per realizzare un progetto innovativo denominato“Impianto di produzione di Metanolo e di Idrogeno Circolari”. La collocazione è prevista all’interno della Raffineria Eni di Sannazzaro De’ Burgondi (Pavia). Il progetto, in partecipazione con Eni e IREN AMBIENTE S.p.A., ha l’obiettivo di produrre circa 94.000 t/anno di Metanolo Circolare e 1.500 t/anno di Idrogeno Circolare per autotrazione, trasporto navale e usi industriali, attraverso la conversione di 200.000 t/anno di rifiuti non riciclabili.
Attraverso la tecnologia Waste to Chemicals, sviluppata dalla società di NextChem MyRechemical, l’impianto sarà in grado di trasformare la carica in ingresso, in prodotti finiti ad alto valore aggiunto, contribuendo così alla chiusura del ciclo dei rifiuti, nella direzione della neutralità carbonica in linea con gli obiettivi “Net Zero” al 2050.
La carica in ingresso verrà fornita principalmente da IREN AMBIENTE S.p.A., società del Gruppo IREN, una delle più importanti e dinamiche multiutility del panorama italiano attiva nel settore dei rifiuti con competenze nella raccolta, nell’igiene urbana, nella progettazione e nel funzionamento dei relativi impianti di trattamento.
Il metanolo e l’idrogeno generati dall’impianto saranno invece prodotti base per contribuire alla decarbonizzazione del settore industriale e dei trasporti, soprattutto dei cosiddetti “hard to abate”, e in tale prospettiva giocherà un ruolo chiave Eni, con le sue affiliate, da tempo impegnata in progetti volti alla transizione energetica ed ecologica che, nel medio-lungo periodo, coinvolgeranno anche la raffineria di Sannazzaro.
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