Distretto Circolare Verde

 Il nostro schema prevede che questi distretti possano essere realizzati nei cosiddetti siti “brownfield”, dove esistono già realtà industriali presenti, attive o in dismissione, perché dove esistono già raffinerie, petrolchimici e acciaierie, abbiamo già un sito industriale, infrastrutture logistiche, facilities e skill che ci servono per condurre questi impianti. I siti brownfield, tradizionali, i siti di interesse nazionale, sono aree che si devono riconvertire a processi più green, ridurre l’intensità carbonica dei processi, introdurre elementi di circolarità. Questi distretti possono innescare un circuito virtuoso e portare cambiamenti positivi anche nel territorio.